Parliamo di LOIN, l’evoluzione del LOD, insieme all’Ing. Marco Esposito, BIM Application Engineer NTI-NKE Srl.
La Norma UNI11337 Parte 4:2017 definisce il LOD come il Livello di Sviluppo (Level of Development) di un singolo oggetto digitale.
Il Livello di Sviluppo è costituito da due tipi di informazioni:
- LOI: Livello di sviluppo degli Oggetti – attributi Informativi;
- LOG: Livello di sviluppo degli Oggetti – attributi Geometrici;
Lo Schema di legame Informativo tra entità dell’opera oggetti digitali e loro livello di sviluppo dei LOD riportato di seguito mostra la strutturazione dei LOD italiani come somma del LOG + LOI e come per il raggiungimento del livello LOD definito è possibile accompagnare gli oggetti con eventuali documenti ed elaborati grafici.

Il Livello di Sviluppo degli oggetti digitali è identificato attraverso una scala generale alfabetica:
- LOD A oggetto simbolico;
- LOD B oggetto generico;
- LOD C oggetto definito;
- LOD D oggetto dettagliato;
- LOD E oggetto specifico;
- LOD F oggetto eseguito (as built);
- LOD G oggetto aggiornato.
Inoltre, vengono definiti eventuali classi intermedie di LOD su richiesta del committente identificate con l’aggiunta di un numero intero tra 1 e 9 (ad es. LOD C.01, LOD C.02 etc.).
La norma definisce delle scale di LOD specifiche per:
- la nuova costruzione ed il recupero,
- il territorio e le infrastrutture,
- i mezzi e le attrezzature (primi nel mondo),
- il restauro ed i beni vincolati (primi nel mondo).
Di seguito l’esempio di LOD tracciati stradali.

Il LOD scelto varia al variare della fase del processo.
Ad esempio, l’oggetto infrastrutturale tracciato stradale può avere LOD C alla Fase Autorizzativa mentre LOD B alla Fase funzionale spaziale.
È importante chiarire come al LOD non corrisponda necessariamente una determinata fase del processo.
Ricordiamo come le fasi del “Processo informativo delle costruzioni” siano dettagliate nella Parte1 della UNI11337 e indicato nel seguente schema:

I Livelli di Sviluppo definiti dalla UNI 11337 corrispondono ai LOD definiti dalle UK – PAS 1192-2:2013 e dalle US – AIA-BIM Forum.
Nel seguente schema è indicata la corrispondenza dei LOD tra le norme appena citate.

Le principali differenze risiedono nell’identificazione, la UNI11337 utilizza lettere anziché numeri, e il concetto di BIM è applicato alla conservazione/manutenzione ed al restauro (LOD F e LOD G).
Il committente definisce nel Capitolato Informativo (CI) la norma di riferimento dei livelli di sviluppo (LOD) degli oggetti da impiegare nel processo.
Inoltre, definisce per ciascun oggetto, o insieme di oggetti, il livello di sviluppo minimo che ritiene necessario per il raggiungimento dell’obiettivo e gli usi dei modelli cui questi oggetti si riferiscono, per ciascuna fase del processo.
Qualora i livelli di LOD non siano stabiliti dal committente nel CI, essi devono comunque essere definiti dall’affidatario nella propria offerta di gestione informativa (oGI) e nel successivo piano di gestione informativa (pGI).
I LOD, quindi, rappresentano un parametro di riferimento per verificare la qualità del lavoro svolto.
Si è arrivati, però, alla convinzione che “più informazioni aggiungiamo all’oggetto più la qualità del modello è alta” e questo porta a:
- Informazioni eccessive, spesso inutili;
- Valutazione errate dell’attività in termini economici e di tempistiche realizzative del modello;
- Processi inefficaci e poco flessibili.
Per ovviare a tale inconveniente la UNI EN ISO 19650-1:2019 introduce il concetto di Level of Information Need o LOIN destinati a rivestire un ruolo chiave soprattutto per le pubbliche amministrazioni, visto l’obbligo di redazione dei capitolati informativi (CI).
Il LOIN sottolinea l’importanza dei contenuti informativi quale che sia la loro natura, dall’altro l’esigenza che il numero e la tipologia delle informazioni siano limitate a quelle effettivamente necessarie.
A complemento di ciò, la nuova norma UNI EN 17412-1:2021 specifica i requisiti informativi di un modello BIM ed il loro contenuto.
