BIM CONFERENCE 2021 – Revit e BIM: la “chiave di volta” per il cambiamento organizzativo – ADOTTA Italia Srl
Nella terza giornata, dedicata al BIM for MANUFACTURING, abbiamo avuto con noi Jacopo Giovanni Zannier, Managing Director ADOTTA Italia Srl & Federico Sesamo, BIM Specialist / Technician ADOTTA Italia Srl che ci hanno raccontato come Autodesk Revit e il BIM sono stati per loro la “chiave di volta” per il cambiamento organizzativo.
IL PERCORSO DEL PASSAGGIO DAL CAD AL BIM
ADOTTA Italia, azienda nata nel 2007 e che si occupa dell’arredo ufficio, in particolare di parete divisorie, porte scorrevoli, porte a battente in vetro e alluminio e che lavora per il 95% per il mercato americano. è un perfetto esempio di cross industry, in quanto progettano con Autodesk Inventor.
Nel 2013 hanno conosciuto il mondo del BIM, a seguito di una richiesta di uno studio d’architettura americano che ha chiesto loro di fornire gli “as built” con Revit ma anche di fornire, in fase di progettazione, le famiglie dei loro prodotti.
Nel 2017 con l’aumentare del business e del numero di collaboratori, hanno deciso di cambiare software e di sostituire AutoCAD che era quello che utilizzavano abitualmente. Hanno quindi deciso di intraprendere il percorso con Autodesk Revit cambiando tutta la parte di progettazione con ampi benefici.
Nel 2017 hanno sentito l’esigenza anche di cambiare il software non Autodesk che utilizzavano per la progettazione meccanica in quanto, lavorando anche con il BIM e con Revit, hanno ritenuto migliore il passaggio a Inventor.
I BENEFICI DEL PASSAGGIO AL BIM
Durante l’intervento, Federico Sesamo – BIM Specialist / Technician ADOTTA Italia Srl, ci ha mostrato concretamente l’applicazione di Autodesk Revit a un loro progetto. La costruzione del modello 3D si basa sulle famiglie di facciata continua. Tra i vantaggi ovviamente c’è la possibilità di avere un computo già fatto rispetto a un computo CAD grazie all’impostazione delle famiglie.
Durante la demo, Federico ha inoltre utilizzato il Desktop Remoto: la pandemia ha avuto l’effetto booster di velocizzare la virtualizzazione delle macchine.
Jacopo Giovanni Zanner ci ha poi raccontato di altri benefici che la scelta di passare al BIM abbandonando il CAD ha apportato alla loro azienda. Per es., l’efficienza operativa ed organizzativa apportata dal BIM alla realizzazione di Shop Drawing per progetti di grandi dimensioni (100 + mq). Il tempo di realizzazione si è infatti ridotto di 1/3.
Il beneficio è anche nella riduzione del tempo che si è ridotto a 1/4, quindi del 75%, dal CAD al BIM anche per la gestione dei pre conteggi. Mentre su CAD una volta fatto il disegno esecutivo andavano a computare manualmente (anche con potenziali errori) dal CAD all’Excel per l’approvvigionamento dei materiali, con Revit hanno sviluppato un programmino in Excel che legge tutti quelli che sono i montanti per fare il computo.
Negli ultimi anni stanno poi allineando i parametri delle famiglie di Revit a Inventor e anche in questo caso hanno avuto dei benefici. Ma i benefici ottenuti dal passaggio da CAD a Revit sono stati sicuramente quelli più significativi e impattatanti sul lavoro.
Con il CAD inoltre, avevano un assetto di gestione dell’ordine in cui ogni tecnico gestiva Shop Drawings e gli ordini di produzione, con revisioni annesse, per cui era un continuo fermare il lavoro per le revisioni. Dal 2017 con il BIM hanno demandato una sola persona alla gestione degli Shop Drawings mentre gli altri tecnici attorno a lui si occupano della messa in produzione degli ordini di vetro e ferramenta e anche questo ha permesso di concentrare il know how di realizzazione e progettazione esecutiva su una persona, rendendo così anche più efficace il lavoro dei colleghi che erano più rapidi nell’emissione dell’ordine.
Questo li portati dal 2019 a riorganizzare l’azienda in ottica BIM, cioè hanno creato con lo stesso numero di persone che avevano prima (raddoppiando il fatturato) una struttura diversa divisa in due team. Questo cambio gli ha permesso di essere più efficaci nella produzione delle commesse, dove più persone controllano il lavoro dei colleghi, le persone sono più “sostituibili” in caso di emergenza in quanto più tecnici conoscono il progetto e può portarlo avanti con la stessa efficacia.